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Grotte di Pertosa

Il lavorio continuo ed incessante della Natura, nel corso del tempo, ha creato uno scenario di unica ed incomparabile bellezza: le Grotte di Pertosa-Auletta. 
Rappresentano uno delle maggiori attrazioni ambientali e culturali del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che dal 2010 è stato riconosciuto Geoparco UNESCO. 
Le Grotte si trovano sui Monti Alburni, nei pressi del fiume Tanagro, immerse nel cuore di una natura spettacolare.
L’intero complesso delle Grotte si estende per una lunghezza di circa tremila metri, sospesi tra terra e acqua, in un’alternanza così suggestiva da emozionare profondamente i visitatori. 
Le Grotte presentano due unicità:
1) sono le uniche in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro, proveniente dalle più recondite profondità ed immerso in un silenzio magico, laddove luci ed ombre si incontrano e si confondono in un gioco sempre nuovo, fino a godere dello spettacolo di una grande cascata naturale;
2) sono le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C.

Per circa otto anni le grotte di Pertosa-Auletta hanno ospitato "L'Inferno di Dante nelle Grotte". Il pubblico diviso in gruppi di 30/35 unità veniva affidato ad un "Dante" ed in compagnia di questi, attraversava i dieci cerchi dell'Inferno, immaginato dal Sommo Poeta, ed in ognuno di essi, incontrava il personaggio o i personaggi che più lo caratterizzano.
Attualmente le grotte ospitano lo spettacolo itinerante "Ulisse: il Viaggio nell'Ade", per la prima volta in una particolare forma di "speleoteatro in barca".
Lo spettacolo mette in scena la discesa di Ulisse negli Inferi alla ricerca dell'indovino Tiresia, si snoda all'interno del percorso dalla natura perfetta per essere da sfondo all'aldilà ellenico e racconta l'incontro dell'eroe greco con gli spettri della sua storia. A differenza delle rappresentazioni passate, non ci sono guide ma lo spettatore si trova ad avere "gli occhi" e "le gambe" del protagonista, seguendolo in tutta la ricerca.
Le grotte hanno recentemente installato un nuovo sistema di filodiffusione e di proiezione che rendono il teatro in grotta un'esperienza unica nel panorama nazionale.
Non ci sono, dunque, quinte e fondali di cartapesta, ma uno scenario preistorico che conta migliaia di anni.

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